Quando si parla di contabilità, non sempre si hanno le idee chiare. Anche se più o meno sappiamo tutti a grandi linee di che cosa si tratta, la questione inizia a complicarsi quando si introducono le nozioni di contabilità generale e, soprattutto, contabilità industriale.
Esistono, però, grandi differenze strutturali tra le due, sia per quanto riguarda i documenti analizzati, sia per la finalità all’interno dell’azienda. Scopriamo insieme che cos’è e a che cosa serve la contabilità industriale.
Contabilità generale vs contabilità industriale
Per comprendere al meglio il concetto di contabilità industriale, bisogna fare una brevissima digressione e definire prima la contabilità generale.
Per contabilità generale si intende l’insieme di documenti che servono a determinare il reddito e il capitale d’esercizio di un’attività.
La contabilità industriale, invece, riguarda la tecnica che permette di rilevare, predeterminare, imputare e analizzare i dati risultanti dalla contabilità generale, come ad esempio i movimenti interni, i prezzi di vendita, i costi, i ricavi, eccetera. Mentre la contabilità generale rileva fatti esterni di gestione, la contabilità industriale si occupa solo di quelli interni, cioè di come le risorse interne vengono utilizzate nei processi produttivi. Ultimo, ma non meno importante, la contabilità industriale, a differenza di quella generale, non è obbligatoria per legge.
A che cosa serve la contabilità industriale?
La contabilità industriale è molto utile alle aziende per orientare il processo decisionale interno in modo veloce e strategico. Grazie alla rilevazione, all’analisi e alla predeterminazione dei dati già citati, è possibile controllare lo svolgimento della gestione, la sua efficacia e la sua efficienza. Non solo: la contabilità industriale permette di stabilire il pricing in base a dati reali, analizzare la redditività dei vari settori che compongono l’azienda, rilevare costi e ricavi secondo “destinazione e provenienza”, identificare eventuali punti critici nella gestione aziendale per sviluppare soluzioni ad hoc, basate su dati fattuali e non su ipotesi, e di valutare le rimanenze di magazzino.
Infine, la contabilità industriale è anche estremamente utile per fornire un quadro periodico dell’andamento aziendale, da condividere eventualmente con i dipendenti per motivarli e offrire loro obiettivi concreti basati sulle attività correnti dell’azienda.
Quali dati analizzare nel quadro della contabilità industriale?
A questo punto ti chiederai sicuramente come tutte queste informazioni si traducono nella pratica. Quali documenti sono vengono analizzati nella contabilità industriale?
Alcuni degli strumenti di cui si avvale la contabilità industriale per calcolare il costo di un prodotto o di un servizio possono essere, ad esempio:
- ordini di clienti
- ordini ai fornitori
- distinte base
- schede di produzione
- ricevute di prelievo o di versamento
- dichiarazioni di scarto
Come puoi evincere dalla tipologia e dalla varietà di questi documenti, la contabilità industriale prende in esame dati liberi, personalizzabili e analizzabili secondo i criteri più utili allo scopo dell’azienda, in un modo decisamente più flessibile rispetto alla contabilità generale.
Oggi per la contabilità industriale le aziende si affidano non solo a figure interne, ma anche a consulenti esterni, che a loro volta possono scegliere di appoggiarsi ad appositi software gestionali per ridurre notevolmente tempistiche e costi e gestire al meglio tutta la documentazione, dalle fatture dei fornitori al magazzino. Ciò che non cambia è sempre l’importanza riconosciuta a questa figura, ormai divenuta un supporto fondamentale per le decisioni strategiche del management aziendale.